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I servizi al centro del Project Financing
» 02.10.2006
L’incontro, coordinanto da Salvatore Rondello, Area Territoriale Italia Centro del Banco di Sicilia, ha rappresentato un’occasione per focalizzare le direttrici del cambiamento in atto nel ricorso alla finanza di progetto da parte di Comuni che sempre più spesso adottano la formula del project per realizzare opere piccole, come dimostra il calo generalizzato di tutte le fasce di importo, in cui prevale l’elemento dei servizio.
"Con la finanza di progetto le infrastrutture, anche piccole e medie, diventano vere e proprie imprese che migliorano l’assetto del territorio e finalmente si realizza quel rapporto pubblico/privato che può rappresentare una grande occasione amministrativa ma anche imprenditoriale, dal momento che una gestione pluriennale consente alle imprese di servizi di programmare il proprio sviluppo e organizzare risorse" ha introdotto Alessandra Coleti, Dirigente Area Finanza e Sanità di FISE.
Gli interventi successivi hanno focalizzato criticità e opportunità presenti nell’attuale sistema delle relazioni economiche che ruota attorno al project financing: Maurizio Renzi di Asset, società di ingegneria specializzata nel PPP e nella finanza di progetto, ha sottolineato come ancora "manchi una cultura del project, soprattutto nel rapporto tra promotore e mondo finanziario" e come le "PA utilizzino, spesso impropriamente, questa procedura con la logica dell’appalto".
Lo hanno confermato, da diverse angolature, le testimonianze dei tre casi concreti illustrati da Lorenzo Bannerman, Segretario Generale AIPARK (Associazione Italiana Operatori nel Settore Sosta e Parcheggi), Antonio Incerti, Area Sviluppo Risorse RPR SpA ed Enrico Bruschi, Presidente e AD di Daneco SpA, Gruppo Waste Italia.
Per Mediocredito Centrale, Gianfranco Sansone ha approfondito i fattori di rischio oggetto di analisi della banca, le verifiche di bancabilità e i criteri di valutazione tecnici, economici, finanziari utilizzati, nonché le strategie praticabili per migliorare la sostenibilità del debito.
A tirare le conclusioni è intervenuta Maria Samoggia, dell’Unità Tecnica Finanza di Progetto del CIPE, che in particolare ha colto nella standardizzazione dei contratti uno dei prossimi percorsi da avviare per dare omogeneità alle iniziative in un mercato frammentato, grazie anche al contributo che proviene dal know-how dei servizi.
Significativa l’attenzione del Governo al Partenariato pubblico-privato con il saluto del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Fabio Gobbo, portato da Alberto Biancardi. Il trasferimento della delega al CIPE dal Ministero dell’Economia e delle Finanze alla Presidenze del Consiglio dei Ministri, ha annunciato Biancardi, risponde all’obiettivo di assicurare maggiore trasversalità alle politiche sul PPP e ai prossimi interventi sulla finanza di progetto che verranno attuati di concerto con l’Unità Tecnica del CIPE. Propositivo il segnale di collaborazione nei confronti delle rappresentanze degli imprenditori di servizi per favorire la creazione di nuova impresa sul territorio e migliori infrastrutture e servizi ai cittadini.
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