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Bocciato il regime italiano di indetraibilità dell’Iva sui veicoli aziendali

» 18.09.2006

Lo scorso 14 settembre la Corte di giustizia Ue ha bocciato il regime italiano di indetraibilità dell'Iva sui veicoli aziendali, non utilizzati per i fini principali dell'impresa, con una specifica sentenza.

I giudici europei hanno detto no a un regime che doveva essere transitorio e che invece è durato per circa 27 anni. E non hanno accolto la richiesta dello Stato italiano di limitare nel tempo gli effetti .

Con queste parole il Presidente Aniasa, Gianluca Soma, ha accolto una sentenza che segna un importante segnale anche per il settore dell’autonoleggio: "Per le casse dello stato italiano si preannuncia una significativa riduzione di gettito, valutata da più parti tra i 3 e i 4 miliardi di euro all'anno. La questione va comunque inquadrata in prospettiva in un ambito più generale macro economico. Oggi con un regime fiscale penalizzante e lontano dall'Europa, sono immatricolate ad uso aziendale solo il 27-28 % delle vetture contro una media UE del 40%, una situazione che contribuisce a ridurre la nostra competitività.

"Le vetture utilizzate dalle aziende italiane", ha concluso Soma, "hanno infatti un anzianità maggiore rispetto agli altri Paesi e quindi maggiori costi di manutenzione, di assistenza e di intervento. Una nuova normativa fiscale sia sul fronte dell'IVA come su quello della deducibilità dei costi, che non ostacoli l'auto delle aziende, consentirebbe una forte ripresa di questo grande segmento, che, ricordiamoci, è fondamentale per l'industria automobilistica".


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