News
“Rilanciare la liberalizzazione dei servizi”
» 25.05.2006
Rilanciare processi di privatizzazioni e liberalizzazione nel settore dei servizi.
E’ questo il messaggio lanciato stamane dal Presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo nel corso dell’Assemblea annuale di Confindustria.
"Nel 1996 c’erano 30 aziende municipalizzate in forma di SpA", ha osservato Monzemolo nel corso della sua relazione, "oggi ce ne sono quasi 800. E praticamente tutte sono a controllo pubblico. Sta avvenendo il contrario di quanto necessario: invece di liberalizzare e dismettere, c’è chi opera in regimi protetti con i soldi dei cittadini. Non solo: si sottraggono spazi vitali per iniziative veramente imprenditoriali dove soprattutto le nostre piccole e medie imprese potrebbero essere protagoniste.
Processi di privatizzazione, ma soprattutto di liberalizzazione, vanno subito rilanciati a livello nazionale e locale. Ci sarà più efficienza e l'accesso al mercato di nuovi operatori aumenterà la concorrenza, con effetti positivi per i cittadini-clienti su qualità del servizio e tariffe".
"Privatizzazioni e liberalizzazioni", ha precisato il Presidente Montezemolo, "rappresentano una strada maestra anche per aprire alla concorrenza settori che in altri paesi hanno generato imprese, occupazione, reddito e maggiore soddisfazione per i consumatori".
Successivamente Montezemolo ha spostato l’obiettivo sui conti pubblici, sui primi timidi segnali di ripresa economica per soffermarsi infine sui problemi infrastrutturali del Paese, sulle questioni sindacali, sulla riforma del lavoro.
In conclusione il messaggio al nuovo Governo e l'impegno di Confindustria: "La crescita, la competitività del nostro paese sono il futuro di tutti noi, il futuro dei nostri figli. Serve un governo che decida e un’opposizione responsabile per affrontare i problemi cruciali del Paese. Non possiamo continuare a lamentarci e non cambiare nulla. Non possiamo lasciar passare altro tempo senza porre mano a qualcosa di importante.
Dobbiamo mettere al centro la sfida dello sviluppo, l’economia, l’impresa. L’impresa non come categoria sociale o come soggetto da proteggere, ma come strumento di crescita economica e civile. Sentiamo forte l’esigenza di un grande e condiviso progetto per il Paese. Un progetto capace di liberare l’Italia e gli italiani da questa sorta di paura per il domani. Un progetto per far convergere sforzi e risorse e consentire ancora una volta all’Italia di giocare un ruolo da protagonista fra i grandi dell’economia mondiale.
Gli imprenditori sono pronti, prontissimi, a mettersi in gioco, a intraprendere, a innovare, a proiettarsi nel futuro. Con il coraggio di fare bene il proprio mestiere e con l’orgoglio di chi rischia, accetta la competizione ed è padrone del proprio destino".
News recenti
In FISE i gruppi di lavoro Feni
FISE ha recntemente ospitato due gruppi di lavoro nell’ambito dell’attività di FENI, la Federazione che rappresenta in ambito europeo le associazioni nazionali delle imprese...
23.01.2006 Leggi tuttoIl nuovo Testo della Delega Ambientale
Segnaliamo di seguito il link al nuovo testo della delega ambientale approvato il 19 gennaio 2006 dal Consiglio dei Ministri: http://www.comdel.it/documenti_pub.asp.
23.01.2006 Leggi tuttoCoefficiente di dicembre 2005 per la rivalutazione del Tfr
A dicembre il coefficiente per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto ha raggiunto quota 1,02952785. L'indice dei prezzi al consumo calcolato dall’Istituto Nazionale...
23.01.2006 Leggi tuttoPagina 556 di 562 pagine ‹ First < 554 555 556 557 558 > Last › Pagina precedente Pagina successiva