Circolari
p66960GH
» 04.06.2010
Si segnala che abbiamo promosso, come TAiiS e come FISE, un coordinamento tra diverse Associazioni europee rappresentative dei servizi (FENI, pulizie e servizi integrati, FERCO, Ristorazione collettiva, COESS, vigilanza privata e FEAD, gestione rifiuti) perché, in vista del dibattito previsto al Parlamento europeo per metà giugno, venga diffusa una lettera congiunta di sostegno all’iniziativa della Commissione europea per la revisione in senso più cogente della direttiva n. 35/2000 in materia di ritardo nei pagamenti.
Nel mentre, a livello nazionale, il Decreto legge in oggetto, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica, il cui disegno di legge per la conversione è stato già assegnato al Senato (AS 2228), alla Commissione Bilancio in sede referente, contiene la previsione (art 11, comma 2) finalizzata al controllo della spesa sanitaria, che nelle regioni già sottoposte ai piani di rientro dai disavanzi sanitari, … “non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti delle aziende sanitarie locali e ospedaliere delle regioni medesime”, fino al 31 dicembre 2010.
Trattasi di misura oggettivamente incostituzionale e in contrasto con le vigenti normative europee di riferimento; non mancheremo, come già fatto nei confronti di analoga disposizione contenuta nella legge finanziaria per il 2010 (poi successivamente abrogata), di segnalare alla Commissione europea la grave anomalia, svolgendo tutti i necessari interventi in sede istituzionale e parlamentare.
Con riserva quindi di tenere informate le aziende, si inviano i migliori saluti.
Nel mentre, a livello nazionale, il Decreto legge in oggetto, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica, il cui disegno di legge per la conversione è stato già assegnato al Senato (AS 2228), alla Commissione Bilancio in sede referente, contiene la previsione (art 11, comma 2) finalizzata al controllo della spesa sanitaria, che nelle regioni già sottoposte ai piani di rientro dai disavanzi sanitari, … “non possono essere intraprese o proseguite azioni esecutive nei confronti delle aziende sanitarie locali e ospedaliere delle regioni medesime”, fino al 31 dicembre 2010.
Trattasi di misura oggettivamente incostituzionale e in contrasto con le vigenti normative europee di riferimento; non mancheremo, come già fatto nei confronti di analoga disposizione contenuta nella legge finanziaria per il 2010 (poi successivamente abrogata), di segnalare alla Commissione europea la grave anomalia, svolgendo tutti i necessari interventi in sede istituzionale e parlamentare.
Con riserva quindi di tenere informate le aziende, si inviano i migliori saluti.
Il Presidente FISE
Giulio Quercioli Dessena
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